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Viaggiatori illustri che hanno lasciato testimonianze scritte modeste o nulle a cominciare dal filosofo Leibniz, di cui si occupa: 
Robinet A., La visita di Leibniz a Padova, Este, Carceri, Monselice (6-11marzo 1690), in “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura” 6 (1996), n. 11, p. 15-31. 
Nel saggio lo storico della filosofia Andrè Robinet espone le ragioni del viaggio in Italia compiuto da Leibniz tra il 1689 e il 1690. Si trattava di un viaggio speciale in seguito ad una missione affidatagli dagli Hannover per dimostrare l’antico legame tra le Case di Brunswick e d’Este, cosa che determinò una sorta di indifferenza del filosofo al paesaggio, tutto compreso nel compito affidatogli. Il testo sull’escursione di Leibniz a Padova e ad Este, mirato a consultare l’archivio del Monastero di S. Maria delle Carceri, era già comparso qualche anno prima in: 
Robinet A., L’Excursion de G. W. Leibniz à Padoue — Este — Carceri — Monselice (6-11 mars 1690), “Atti e Memorie dell’Accademia Patavina di Scienze, Lettere ed Arti, Classe di Scienze morali, Lettere ed Arti, 99 (1986-87), p.te III, p. 21-37. 
L’opera completa sul viaggio di Leibniz in italia comparve col titolo: G.W. Leibniz, Iter Italicum (mars 1689 — mars 1690), La dynamique de la République des Lettres, Firenze 1988 (La Colombaria). 
 
Laconica la testimonianza anche della visita ad Arquà lasciata da Stendhal il 10 giugno del 1817: 
Stendhal, Voyages en Italia, Paris 1973, p. 113: 
Arquà, le 10 juin 1817. Je vien de passer quatre jours dans les Monti Euganei, à Arquà, le sejour de Petrarque, à la Bataille, lieu célèbre par ses bains.