HomeIndice generale Descrizione e viaggi > Il "Grand Tour" e l'immaginario
 
Fondamentale riferimento sulla questione del grand tour, del viaggio in Italia è il contributo: 
De Seta C., L’Italia nello specchio del Grand Tour, in Storia d’Italia. Annali, V, a cura di C. De Seta, Torino 1982, p. 125-263. 
Si veda anche: 
Brilli A., Viaggio in Italia. Storia di una grande tradizione culturale: secoli XVI-XIX, Milano 1988. 
Brilli A., Arte del viaggiare. Il viaggio materiale dal XVI al XIX secolo, Milano 1992. 
De Seta C., L’Italia del Grand Tour da Montaigne a Goethe, Milano 1992. 
Brilli A., Quando viaggiare era un’arte. Il romanzo del Grand Tour, Bologna 1995. 
 
Sulle donne viaggiatrici, si veda: 
Viaggio e scrittura. Le straniere nell’Italia dell’Ottocento, a cura di L. Borghi, N. Livi Bacci, U. Treder, Firenze-Moncalieri 1988. 
 
Per i viaggi in area veneta, si veda: 
Tenenti A., Venezia e il Veneto nelle prime pagine dei viaggiatori stranieri (1650-1790), in Storia della cultura veneta. Il Settecento, 5/I, Vicenza 1985, p. 557-578. 
L’Europa e le Venezie. Viaggi nel giardino del mondo, a cura di G. Barbieri, Cittadella 1997, che contiene una porzione antologica, che per i testi riservati a Padova propone nove cronisti in un arco di tre secoli: dal Thomas Choryat (1577-1617) che arriva a Padova a piedi, fino al pioniere del turismo automobilistico, Otto Julius Bierbaum (1865-1910). 
 
Sulla percezione dei luoghi collegati all’immaginario si veda:  
Gaeta F., L’idea di Venezia, in Storia della cultura veneta, 3/III, Dal primo Quattrocento al Concilio di Trento, a cura di G. Arnaldi e M. Pastore Stocchi, Vicenza 1981, p. 565-641. 
De Biase L:, Immagine delle città e delle campagne tra la metà del XVI e la fine del XVII secolo, in Storia della cultura veneta, 4/I, Dalla Controriforma alla fine della Repubblica, a cura di G. Arnaldi e M. Pastore Stocchi, Vicenza 1983, p. 625-656. 
Isnenghi M., I luoghi della cultura, in Il Veneto, a cura di S. Lanaro, Torino 1984 (Storia d'Italia. Le Regioni dall'UNità ad oggi), con particolare riferimento alle pagine dedicate agli Itinerari simbolici e Il Veneto come letteratura, p. 374-406. 
Praloran M., Venezia e il Veneto nell’immaginario degli scrittori europei, in in L’Europa e le Venezia. Viaggi nel giardino del mondo, a cura di G. Barbieri, Cittadella 1997, p. 91-103. 
 
Per il territorio padovano si veda una rassegna antologica di brani letterari e soggetto locale fu raccolta da Diego Valeri: 
Valeri D., Padova, i secoli, le ore, Bologna 1967, con brani da Proust, Hawthorne, Huxley, Meyer, fino alla Padova cinquecentesca immaginata da Shakespeare. Bella l’immagine complessiva del territorio esposta dallo stesso Valeri (Padoue, badoue, lourde, balourde… in Padova, i secoli, le ore, Bologna 1967, p. 83: 
Niente di male, dunque, se Padova, per la sua vasta membratura e massiccia solidità, per il suo color grigio caldo, per il suo calmo sguardo velato di malinconia, per la sua pacifica laboriosità, per il suo amore dei campi, per la sua forza e la sua mitezza d’animo, sarà assomigliata al bove: a un gran bove accucciato sulla morbida pianura che siede tra gli Euganei e la laguna. Tale è difatti l’immagine che mi è apparsa oggi, nel roseo sole invernale, mentre camminavo su un argine del Bacchiglione, fuori porta”.  
Toffanin G., Padova. Diari e viaggi, Milano 1990 (Città nel tempo). 
Di cultura francese sono invece i testi presentati (tra i qauli Stendhal, de Brosses, Valere e Gautier) da Maria Rosa Ugento nella traduzione di Enzo Demattè: 
Ugento M. R., Sosta a Padova in nove memorie francesi 1739-1874, Padova 1994. Un buon numero di testimonianze francesi è pure nell’opuscolo di: 
Brunelli Bonetti B., Francesi a Padova, Padova 1956. 
 
Dedicato a Viaggiatori stranieri tra Padova, Este e i Colli Euganei è il numero 11 di Terra d’Este, introdotto dal saggio: 
Selmin F., Viaggiatori stranieri tra Padova, Este e Colli Euganei. Nota a margine, in “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura” 6 (1996), n. 11, p. 5-13.