HomeIndice generale > Santuari, Eremi e MonasteriS. Maria di Lispida e S. Maria di Monte delle Croci
 
Santa Maria di Lispida (Battaglia Terme) 
 
Si ha notizia di una chiesa dedicata alla Vergine con annessa una comunità di religiosi viventi secondo la regola di S. Agostino nel 1150. All’inizio del ‘200 è una comunità doppia; ma ben presto divenne esclusivamente femminile e assunse la regola benedettina in seguito al trasferimento a Lispida di un gruppo di monache provenienti da S. Maria della Misericordia di Padova. le monache per la loro vita disonesta furono allontanate nel 1435 per disposizione del vescovo di Padova Pietro Donato. Nell’anno successivo il monastero fu affidato ai canonici di S. Giorgio in Alga di S. Giovanni Decollato di Padova e nel 1438 a quelli di S. Giacomo di Monselice. Sempre lo stesso Papa Eugenio IV pochi anni dopo )1443) lo diede agli Eremiti di S. Girolamo del beato Pietro da Pisa, i quali nel 1468 rinunciarono a favore dei Certosini di S. Bernardo di Padova. Ma nel 1485, dopo una lunga lite fra le due congregazioni, vi si stabilirono nuovamente gli Eremiti girolamini, che vi rimasero fino alla soppressione del 1780. Resti del convento sono stati inglobati a fine del sec. XIX nelle strutture della villa Corinaldi, detta poi “Villa Italia”. 
 
Malesani M., Il monastero di S. Maria di Ispida nel Medio Evo (secc. XII-XV) con particolare riguardo alle vicende nel secondo Quattrocento e ai rapporti tra Girolamini e Certosini, tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, Facoltà di Magistero, a.a. 1968-69. 
Billanovich M. C., Per una storia delle cave degli Euganei: le “priare” di Ispida, in Monselice. Storia, cultura e arte di un cemtro “minore” del Veneto, a cura di A. Rigon, Treviso 1994, p. 381-401. 
Carraro G., Insediamenti monastici della Riviera Euganea (in territorio monselicense) nel medioevo. S. Giovanni Evangelista di Montericco, S. Michele di Bagnarolo, S. Maria di Lispida, S. Maria di Monte delle Croci, “Benedictina”, 42 (1995), p. 5-55. 
Billanovich M. C., Attività estrattiva negli Euganei. Le cave di Lispida e del Pignaro tra medioevo ed età moderna, Venezia 1997. 
 
S. Maria di Monte delle Croci - Battaglia 
 
Fondato forse dai signori da Carrara nel secolo XIII, fu uno dei primi monasteri che promosse il movimento degli Albi di Padova, alla cui congregazione aderì fin dalla sua costituzione nel 1224. Nel 1484 fu unito al monastero camaldolese di S. Michele di Murano. Nel 1513 dipendeva da S. Mattia di Murano dello stesso ordine. Più tardi finì in commenda. Nel 1670 il vescovo Gregorio Barbarigo ottenne di annettere i beni al Seminario di Padova. Oggi rimangono pochi ruderi. 
 
Rigon A., Esigenze di riforma e ribellione di monaci nel Trecento. Un processo dell’abate della Vangadizza ai camaldolesi di S. Maria del Monte delle Croci e di S. Maria di Porciglia, “Atti e Memorie del Sodalizio Vangadicense”, II, p. 71-87. 
Carraro G., Insediamenti monastici della Riviera Euganea (in territorio monselicense) nel medioevo. S. Giovanni Evangelista di Montericco, S. Michele di Bagnarolo, S. Maria di Lispida, S. Maria di Monte delle Croci, “Benedictina”, 42 (1995), p. 5-55. 
Carraro G., I monaci Albi di S. Benedetto di Padova, in Il monachesimo italiano nell’età comunale. Atti del IV Convegno di studi storici sull’Italia benedettina. Abbazia di S. Giacomo Maggiore, Pontida (Bergamo) 3-6 settembre 1995, ed. F.G.B. Trolese, Cesena 1998 (Italia benedettina, 16), 403-432.