Monastero benedettino fondato sul monte Orbise nei primi decenni del secolo XIII, forse alle dipendenze dell’ospedale “de Monte Albisio”. Il 13 dicembre 1399, quando ormai da lungo tempo era spopolato e semidistrutto, fu affidato ai camaldolesi da Nicola da Portogruaro, vicario del vescovo patavino, perché lo restituissero alla disciplina monastica. Nel 1514 fu unito a S. Michele di Murano e all’inizio del sec. XVII apparteneva a S. Maria delle Carceri. Nel 1810, in seguito alla soppressione napoleonica, fu ceduto a privati. I fabbricati attuali, abbandonati ed in precarie condizioni, conservano ancora qualche traccia dell’antico monastero.
Coppola C., Colli Euganei. Il Sentiero Atestino, Padova 1989, p. 101-103.
Nel volume sottoindicato un capitolo è dedicato al Monastero:
Fontana L., Galzignano. Analisi delle aggregazioni, Padova 2001, p. 109-114..
Del Convento della SS. Trinità che si trovava all’imboccatura della valle Cingolina, si occupa:
Fontana L., Galzignano. Analisi delle aggregazioni, Padova 2001, p. 117-123.
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