HomeIndice generale > Superstizioni e stregoneriaOpere riferite all'area veneta
 
Opere riferite all’ambiente veneto che vale la pena consultare: 
Baldan A., La civiltà rurale veneta, Padova 1988; nel cap. XIII° sono raccolte le credenze riguardanti i morti, che si vendicano con i vivi tirando loro le gambe, le luci girovaghe di notte, il gatto nero, il venerdì, i preti, ecc. 
Civiltà rurale di una valle veneta. La Val Leogra, Vicenza 1976; alle pagine 711-716 un intero capitolo sulle credenze magiche. 
Coltro D., Dalla magia alla medicina contadina e popolare, Firenze 1983. Il volume è suddiviso in varie parti: nella I Dalla magia alla medicina sono riportate testimonianze sulle streghe, i maghi e varie credenze; nella II Malattie e medicina secondo la tradizione contadina e popolare parla delle malattie e dei rimedi; nella III La farmacia contadina popolare espone la varietà dei farmaci usati, descrive i “segni” e le “formule”. Il volume è dotato di un glossario e di una bibliografia (p. 193-223). 
Coltro D., Paese perduto. La cultura dei contadini veneti, nel III volume Le parole del moléta. I casi della vita. Appendice: appunti per una storia sociale e linguistica del mondo contadino, (Evidenze, 20) Verona 1975, un capitolo è dedicato a “credenze, casi di magia, le strie” dove sono raccolte frasi dialettali tipiche con spiegazioni. 
Corrain Cl., Le tradizioni del periodo natalizio e i giorni dei presagi nel Polesine, in “Lares” 23 (1957), n. 1, p. 21-33 e n. 2, p. 63-74. Nei due articoli sono riportate le tradizioni nel periodo compreso tra Santa Bibiana (2 dicembre) e il 25 gennaio (conversione di S. Paolo). Riporta anche la descrizione del presagio delle calende: i pronostici sull’andamento del tempo che si fanno in Polesine a mezzo di scaglie di cipolla. 
Corrain Cl. — Zampini P., Note di veterinaria popolare riguardanti il Polesine, Firenze 1961, Estr. dall’”Archivio per l’Antropologia e la Etnologia”, 91 (1961), p. 249-263, dove si rivela lo sfondo magico della veterinaria popolare e dove si trattano le credenze relative alla notte di Natale, alla placenta che avvolge il vitello, ai gusci, alle chiocce, ai capponi. 
Corrain Cl. — Zampini P., Riti e credenze popolari nei sinodi diocesani dell’Alta Italia, in Convegno di studi sul folklore padano, 2°, Modena 19-20-21 marzo 1965. La religiosità popolare della Valle Padana, Modena 1966, p. 179-190. 
Franceschetto G., I capitelli di Cittadella e Camposampiero. Indagine sul sacro nell’alto padovano, Roma 1972, dove nel secondo capitolo presenta le figure del Sanguanello, del Martorello, del Massariol, dell’Orco, delle Fade, del Rostèo e si sofferma sulla stregoneria. 
Franceschetto G., La civiltà rurale a Cittadella e Camposampiero, Roma 1977, lavoro suddiviso in tre capitoli: I La società originale del mondo contadino (p. 7-50), II L’ambiente (p. 51-71), III La religione e la cultura (p. 72-105). 
Milani M., Streghe ed esseri fantastici nell’ambiente contadino veneto. Inchieste sul campo. Appendice: Tre processi per stregoneria (Venezia 1571 e 1582, Pordenone 1650), Padova [1984], alle p. 9-53 sono raccolte interviste relative alla stregoneria e nelle p. 54-140 sono descritti i processi contro Helena detta la Draga indemoniata, contro Helena de Clissa detta la Draga e il processo ad Angioletta e Giustina delle Rive. 
Streghe e diavoli nei processi del S. Uffizio : (Venezia, 1554-1592), a cura di Marisa Milani, Padova 1989. 
Musatti C., Delle anguille contro l’alcoolismo. Credenza popolare veneziana, in “Archivio”, 7 (1888), p. 489-490. Espone la credenza in base alla quale un bisato posto in infusione nel vino sana dal vizio dell’ubriachezza chi ne beve. 
Nardo Cibele A., Sull’Aglio e le Cipolle. Usi e pregiudizi veneti, in “Archivio”, 8 (1889), p. 385-400. In cui si riporta l’articolo del dottor Pietro Pagello Non maledite l’aglio pubblicato nel giornale L’Agricoltura ed il commercio della Provincia di Belluno, 5 (1879), n. 16, insieme a pratiche, credenze, usi e proverbi. 
Ninni A. P., Materiali per un vocabolario della lingua rusticana del contado di Treviso con una aggiunta sopra le superstizioni, le credenze ed i proverbi rusticani, Venezia 1891. 
Perco D., Credenze e leggende relative a un essere fantastico: il mazarol / Salvanel, in Guida ai dialetti veneti, a cura di M. Cortellazzo, 7 (1985), p. 155-179. Analizza la figura dell’essere fantastico approfondendone le denominazioni e i possibili significati, gli attributi, le azioni e i comportamenti che portano a perdite e a rapimenti, la licenziosità, il trasformismo, gli insegnamenti e i danneggiamenti; con bibliografia sull’argomento specifico a p. 176-179. 
Riva F., Le inchieste Scopoli sulle tradizioni usi e costumi del Regno Italico. Il dipartimendo dell’Adige, Verona 1962, Estr. dagli Atti dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, 12 (1960-61), s. 6. Espone i risultati delle inchieste sulle tradizioni e sui modi di vestire promossa nel 1881 dal conte Giovanni Scopoli quando assunse la Direzione della Pubblica Istruzione. Notizie sul folklore per nascite, nozze, morti, feste relativo alla provincia di Verona. Questo argomento è trattato dallo stesso autore in: Tradizioni popolari venete secondo i documenti dell’inchiesta del Regno Italico (1811) in "Istituto Veneto di scienze lettere ed arti - Memorie", 36 (1966), fasc. 2. 
Rubini G. — Cocco L., Strie anguane salbanei orchi. Racconti, ricerche, studi. Storia… Memoria…, Ill. V. Meneghini Derugna, Thiene 1990 (interessante anche se riferito all’area vicentina).