Descrizioni catastali 
Il primo è il Catasto Napoleonico del 1810/1811. Come è noto una disposizione legislativa promulgata dal governo napoleonico si rese obbligatorio per tutti i comuni censuari del regno d’Italia, la dotazione di mappe topografiche corredate da appositi registri, detti Sommarioni, nei quali dovevano essere sommariamente descritte le singole unità, con l’indicazione del possessore del bene, denominazione della zona in cui si trovava e la destinazione d’uso dell’immobile o dell’appezzamento di terreno, al sua estensione e l’imposizione fiscale relativa. Abbiamo così la prima sistematica descrizione del patrimonio edilizio, agrario e boschivo. Nel corso del secolo abbiamo il Catasto Austriaco (1838/1845) e il Catasto Italiano (1866/1869).