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Sul tipografo estense del secolo XIX Gaetano Longo — editore tra l’altro della Storia di Este dell’avvocato Nuvolato che uscì in 10 fascicoli tra il 1851 e il 1853 - si veda: 
Selmin F., Sulle orme di Gutenberg. Storia di Gaetano Longo tipografo ed editore, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 1 (1991), n. 1, p. 77-106. 
Egli pubblicò — oltre alle molteplici pubblicazioni “per nozze” nell’arco di mezzo secolo e custodite nella Raccolta Estense del locale Gabinetto di Lettura - tra le altre pubblicazioni: 
In morte del molto reverendo parroco Antonio Fabris.  
Elegia del nobile signore Vincenzo Fracanzani, i.r. scudiere di S.M.I.R.A. e podestà di Este, Este 1837. 
Elogio di Gaetano D.r Rizzardi arciprete in S. Tecla di Este e vicario foraneo recitato nel dì delle solenni esequie a’ 18 maggio 1838 da monsignore reverendissimo Vincenzo Scarpa arciprete della cattedrale di Padova e protonotario apostolico, Este 1838. 
Al padre di Gaetano — Antonio Longo — che contiene anche dati sull’attività del figlio e degli eredi è dedicata una monografia: 
Serena A., Il primo fondatore della tipografia Longo, Treviso 1825. 
Sulla prima fase dell’attività tipografica il nipote Antonio dedicò: 
Longo A., A Gaetano Longo tipografo nel lieto giorno del suo onomastico, Vicenza 1853. 
Un quadro più ampio della vita e dell’opera si ha in: 
Di Gaetano Longo e de’ suoi stabilimenti tipografici. Cenni, Venezia 1876. 
Si veda inoltre: 
Sartori C., Dizionario degli editori musicali italiani, Firenze 1958, p. 89 e 
Enciclopedia della stampa, Torino 1969, vol. IV, p. 186. 
L’elenco dei periodici stampati dalla tipografia estense è in 
Selmin F., Cent’anni di giornali ad Este e nella Bassa Padovana, Padova 1982. 
A Giuseppe Riccoboni (1820-1894) architetto estense la cui attività molto si legò alla produzione tipografica del Longo, dedica un breve profilo: 
Petrucci N., Biografia degli artisti padovani, Padova 1858, alla voce. 
 
Sulla famiglia Luxardo originaria di Zara e trapiantata a Torreglia, si veda: 
Luxardo N., Cenni storici sui Luxardo, “Rivista Araldica”, febbraio 1958. 
De Nobili G., Dal maraschino alla sciabola, in “Padova e il suo territorio”, 3 (1988), n. 15, p. 38-39. 
Sulla figura di Nicolò Luxardo (1886-1944) che cadde martire sul fronte croato dopo l’Armistizio: 
Nicolò Luxardo. Vita di un uomo, Padova 1958. 
Del fratello Pietro (1892-1944) — entrambi figli di Michelangelo — anch’egli scomparso in Dalmazia durante la guerra ad opera delle bande partigiane iugoslave, si occupa: 
Luxardo N. — Pagnacco F., Pietro Luxardo. “Iadra ad cedem”, Padova 1960. 
Pubblica gli atti del processo contro lo Stato Jugoslavo che sulle rovine dei distrutti stabilimenti Luxardo aveva aperto una distilleria e fabbrica di liquori. Dagli atti si evincono le vicende della famiglia che nel 1821, per opera di Girolamo Luxardo, ligure di origine, trasferitosi a Zara iniziò in quella città la fabbricazione del liquore denominato “maraschino” trasferendo poi la proprietà a figli, nipoti e pronipoti, che ne migliorarono la produzione, raggiungendo notorietà in tutto il mondo: 
Tribunale di Genova, Girolamo Luxardo Privilegiata fabbrica Maraschino “Excelsior” contro Distilleria i Tvornica Likera Maraska, Padova 1965. 
Sull’attività della famiglia si veda inoltre: 
Alcuni cenni su di una tipica industria, Zara 1938. 
Luxardo N., Storia del Maraschino, Padova 1952. 
Luxardo N., Considerazioni sulle Marasche, Venezia 1962. 
Luxardo De Franchi Nicolò, I Luxardo del maraschino, Gorizia, Libreria Ed. Goriziana, 2004. 
 
Delle medaglie ad essi dedicate si occupa: 
Cessi F., I Luxardo da Zara a Padova, “Padova e la sua provincia”, 21 (1975), n.s., n. 9, p. 16-17.