HomeIndice generale > Pittura e graficaLa vicenda di Arquà
 
Un capitolo a parte merita la vicenda della casa di Arquà collegata al mito del poeta.  
Per le vicende delle rappresentazioni della casa di Arquà del Petrarca ci serviamo ancora del lavoro: 
La Casa di Francesco Petrarca ad Arquà, a cura di M. Magliani, Milano 2003, con particolare riferimento al contributo: Donvito V. — Magliani M., Il mito della Casa del Petrarca, p. 89-92. 
 
La più antica testimonianza iconografica è l’incisione pubblicata nel 1635 nel volume Petrarcha redivivus di Giacomo Filippo Tomasini. Segue la suggestiva incisione della casa del Petrarca tra le rovine di gusto romantico dell’inglese Samuel Prout (1783-1852), Petrarch’House at Arquà del 1829 apparsa in una delle numerose guide di viaggio e che risponde, come i brani del Foscolo, al gusto dell’epoca. In realtà la casa era stata restaurata negli ultimi anni del ’700 e sin trovava in buone condizioni come testimoniano le incisioni di poco posteriori di Francesco Bellucco e Pietro Chevalier. Lo Chevalier (1795-1864), scrittore e giornalista, fu anche incisore dalle accurate litografie che corredano la guida comparsa nel 1831. Altre due sue litografie — La casa dove morì il Petrarca in Arquà e La casa del Petrarca in Arquà — sono nel volume del Gloria sul territorio padovano (1862). Seguono un’incisione del Rosée, Petrarca Haus Arquà del XIX secolo, ripresa dalle vedute dello Chevalier, e due disegni tecnici ottocenteschi che rappresentano il Prospetto della Casa del Petrarca ad Arquà: fronte e la Pianta della Casa del Petrarca ad Arquà. Gli Alinari produssero una foto (Arquà. Casa del Petrarca) scattata all’inizio del secolo che documenta lo stato della casa prima dei restauri terminati nel 1923, che ripristinarono alcuni elementi trecenteschi della costruzione, come le finestre gotiche. Le incisione di Francesco Bellucco, incisore e disegnatore vissuto alla fine del ‘700 — come Monumentum, XVIII secolo, Veduta d’Arquà nei Colli Euganei — fanno parte di un gruppo di sei realizzate per il volume dello Zabborra, Petrarca in Arquà, stampato nel 1797. 
Dal 1974 — sesto centenario della morte del Petrarca — una mostra fotografica, che sarà allestita con nuove foto per l’occasione del centenario del 2004 — propone una sorta di biografia per immagini del poeta. La mostra è introdotta dai testi di Giuseppe Grasso, con foto di Lorenzo Cappellini. 
 
Tomasini G. F., Petrarcha redivivus Integram Poetae celeberrimi Vitam Iconibus aere celatis exhibens. Accessit nobilissimae Foeminae Laurae brevis Historia, Padova 1635, con antiporta riportante immagine collinare. Capitoli interessanti: Arquade Collis Vicus, & Petrarchae Domicilii, p. 129-145 con xilografie del paese, della casa con pianta e distribuzione degli spazi, della seggiola; il capitolo: Monumenta Petrarchae vivo et defuncto posita; elogia eidem a viris claris concinnata, p. 179-188; Divini Vatis sepulchri violati Historia, p. 188-197.  
Zabborra G. B., Petrarca in Arquà. Dissertazione storico-scientifica, Padova 1797, coi ritratti del Petrarca e di Laura e con 6 tavole rappresentanti il monte, la chiesa d’Arquà, la casa del Petrarca (opera di Francesco Bellucco). 
Gloria A., Il Territorio padovano illustrato, 2 voll., Padova 1862, (rist. anast. Bologna 1973). 
Ancora su Arquà e le rappresentazioni collegate al poeta si veda anche: 
Fabris G., Questioni di iconografia petrarchesca. Il ritratto a fresco del Palazzo Vescovile di Padova, in Fabris G., Scritti di arte e storia padovana, Introduzione di L. Lazzarini, Cittadella 1977 (Scrittori padovane, 2), p. 59-64, con riferimento all’affresco della fine del XIV secolo nella Sala dei Giganti di Padova attribuito all’Altichiero, Francesco Petrarca nel suo studiolo di Arquà, con uno sfondo di paesaggio collinare.