HomeIndice generale Pittura e graficaOpere grafiche
 
In alcuni testi del ‘600 e ‘700 non è difficile trovare rappresentazioni dei luoghi, ad esempio: 
Tomasini G. F., Parnasus Euganeus, sive de Scriptoribus ac Lieteratis huius aevi claris., Padova 1647. Il volume, accanto all’elenco, diviso per nazione, dei più illustri personaggi del secolo, contiene una descrizione di Tramonte da cui emergono alcuni valori culturali e visivi notevoli. Il volume contiene anche un’immagine che ribadisce il concetto di ozio: la casa, la coltura di vigne, il frutteto e la parte scoscesa e selvatica sullo sfondo (un selvatico, però, sottoposto al controllo dell’uomo). 
Volkamer J. C., Continuation der Nurnbergischen Hesperidum, Nurnberg 1714, che contiene incisioni relative ai Colli (Battaglia, Villa Dolfin, Cataio, ecc.). 
Corredata di incisioni di Girolamo Franchini è  
Alessi I., Ricerche istorico-critiche delle antichità di Este dalla sua origine al 1213, Padova 1776 (Este 1982 rist. an.). Una Veduta di Este, sec. XVIII (dat. 1775), ancora dello stesso Franchini (1728-1808), incisione su rame, 40x67,5 cm., Este — Biblioteca comunale, è riprodotta in La Magnifica Comunità di Este nella dialettica religiosa e civile. Beni storici artistici di proprietà comunale, catalogo della Mostra a cura di V. Dindiani - F. Gambarin, Este 1981, p. 51-52. 
Una interessante sintesi visiva dell’ambiente euganeo (con colline, fonti termali ed attività come la fangoterapica e la molitoria) si può vedere in un’incisione “Les Baines d’Abano” di H. De Rogissart, Les delicies d’Italie, Leida 1709, p. 200, e pubblicata anche in Gennari G., Dell’antico corso de’ fiumi in Padova e ne’ suoi contorni e de’ cambiamenti seguiti, Padova 1776. 
Chevalier Pietro, Una visita ad Arquà, Padova 1802, con incisioni dello stesso Chevalier. 
Ricordi sui Colli Euganei. Illustrazioni storico-artistiche... Strenna del Giornale Euganeo, Padova 1846. Il libro — vero e proprio primo Baedeker dei nostri Colli —esce con deliziose litografie paesaggistiche di G.B. Cecchini come strenna del “Giornale Euganeo”. 
Bassi-Rathgeb R., Quindici ricordi aponensi di un bergamasco, “Bollettino del Museo Civico di Padova”, 54  (1965), n. 1-2, p. 137-156, con riproduzione dei lavori di Pietro Ronzoni. 
Dello stesso autore vedi anche: 
Bassi-Rathgeb R., L’attività veneta del vedutista Ronzoni, “Bollettino del Museo Civico di Padova”, 57 (1968), n. 2, p. 73-96. 
Molto bella è anche l’incisione del 1796 che evidenzia nell’abitato di Battaglia, oltre ai fabbricati della Riviera, le zattere di tronchi a ridosso della banchina di destra e la “palada”, catena posta di traverso il canale (immagine pubblicata in La Riviera Euganea. Acque e territorio del canale di Battaglia, a cura di P. G. Zanetti, con la collaborazione di C. Grandis, Padova 1989, p. 114). 
Semenzato C., I dintorni de Padova iustrai, con stampe de Piero Chevalier e de altri, Noventa Padovana 1987. 
 
I disegni del Ronzoni su Abano sono riprodotti in: 
Ronzoni Pietro M., Vecchi angoli di Italia e Svizzera. Disegni inediti, Bergamo, Edizioni “Monumenta Bergomensia”, 1965, tav. 105-110. 
 
Un episodio particolare della rappresentazione del territorio - un difficile compromesso  tra “esattezza”, esemplarità ed esigenze del pittoresco - abbiamo a corredo delle pubblicazioni di quei geologi che nell'ultimo quarto del '700 si dedicarono con interesse allo studio dei basalti colonnari, un particolare tipo di roccia che offriva uno spettacolo grandioso e inquietante.Le immagini appartengono al genere della “veduta topografica” e  raffigurano vari siti geologici tra i quali alcuni riferiti ai Colli Euganei.Il più noto tra gli artisti che collaborarono all’indagine è Antonio de Bittio (1722-1797) pittore bellunese che le fonti indicano come particolarmente abile nel dipingere frutta e fiori, ma del quale ci sono pervenute alcune pale d’altare e un corpus di disegni.  
Per fare solo qualche esempio possiamo citare l'immagine incisa da J. Basire - che rappresenta il Sasso di San Biagio a Castelnuovo - pubblicata a corredo dell'Account dello Strange nelle "Philosophical Transactions" del 1775 (l'immagine sarà nuovamente incisa da Riboldi e apparirà col titolo Butte basaltique appelée pierre de S. Blaise in Atlas Géologique ou Vues d'Amas de Colonnes Basaltiques faisant suite aux Institutions Géologiques de Scipion Breislak, Milano 1818, n. 38). Altro esempio è la rappresentazione del Monte Rosso presso Abano, incisione del de Bittio a corredo ancora dell'opera dello Strange, De' monti colonnari..., Milano 1778. 
Sulla biografia e l’attività di de Bittio si veda: 
Alpago Novello L., Gli incisori bellunesi, Venezia 1940; 
Catalogo del Museo Civico di Belluno, a cura di M. Lucco, II, I disegni, Belluno 1989, p. 98-103. 
Pittura (La) del Settecento nel Bellunese, in La pittura in Italia. Il Settecento, Milano 1990, I, p. 218-224; II, p. 628. 
R. W., Bittio (Bettio) Antonio, in Saur K. G., Allgemeines-Künstler-Lexikon, München - Leipzig 1995, p. 263-264. 
Sul problema della rappresentazione visiva in storia naturale e geologia si veda: 
Freedberg D., The Eye of the Lynx. Galileo, His Friends, and the Beginnings of Modern Natural History, Chicago-London 2002. 
Per il pittoresco e il vedutismo si veda tra le molteplici pubblicazioni: 
Dubbini R., Geografie dello sguardo. Visione e paesaggio in età moderna, Torino 1994. 
Milani R., Il Pittoresco. L'evoluzione del Gusto tra classico e romantico, Roma Bari 1996. 
Milani R., L'arte del paesaggio, Bologna 2001. 
Dobbiamo l'informazione sulla vicenda al saggio: 
Ciancio L., “Rappresentare il vero”. La raffigurazione dei basalti colonnari del Veneto tra ricerca di “esattezza” ed esigenze di pittoresco, in Montagna. Aret, scienza, mito da Dürer a Warhol, a cura di G. Belli, P. Giacomoni, A. O. Cavina, Milano 2003, p. 233-251.