HomeIndice generale > TurismoSul turismo enogastronomico
 
Una rapida storia del turismo enogastronomico sui Colli abbiamo in: 
Andar per trattorie, sugli Euganei, “Notiziario dell’Azienda di Cura di Abano Terme”, 6 (1954), n. 9, n. n. 
Era infatti — si dice - usanza antica di padovani, veneziani e di ospiti delle Terme di Abano. Le carrozze e le carrette avevano fatte famose le trattorie di Modesto a Galzignano, di Gastaldello a Teolo, di Cogno a Castelnuovo, del Fortin a Valsanzibio e, più d'ogni altra, quella del Ballotta a Torreglia, sorta nel lontano 1605. Il tram e la bicicletta segnarono la decadenza d'alcune e il fiorire di altre, vecchie e nuove: fortune ancor maggiori arrisero a Ballotta, nacquero Maccato a Villa di Teolo, Gastaldello a Luvigliano, e quell'albergo alla Torre sulla piazza di Torreglia che oggi ha ripreso la sua attività. Con l'auto hanno trovato la loro origine il Rifugio di Monte Rua e Villa Bianca. La rinnovata Trattoria da Taparo è divenuta la mecca dei motoscooter. Altre osterie vanno in breve facendosi fama e fortuna: la "Giraffa alta" e specialmente quella dello Zavattiero nascosta tra le vecchie case di Villa, così modesta nell'aspetto ma dotata di un focolare prodigioso. 
Ferme rimangono le tradizionali specialità gastronomiche: il risotto di quaglie  o di funghi, le fettuccine, i polli e i tacchini arrostiti, i polli alla "diavola", la "polenta e osei" le quaglie allo spiedo, il baccalà alla vicentina, i "torresani".