Un sintetico itinerario sulle vicende che hanno portato all’affermarsi di una mentalità di tutela per l’area collinare che poi approdò alla costituzione del Parco regionale: 
Sandon G., Il Parco dei Colli Euganei, “Padova e il suo territorio”, 21 (2006), n. 124, p. 45-47. 
Sandon G., Il camminare e la difesa del paesaggio, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 18 (2008), n. 35, p. 13-15. 
 
Una trasposizione letteraria di alcune leggende locali come il corpus relativo a Pietro d’Abano, Beatrice d’Este e il tiranno Ezzelino sono raccolte in: 
Sarrubbi S. — Krumbeck L., I Racconti di Antenore. Viaggio nella storia e nelle leggende dei Colli Euganei e di altri Paesi, Padova, Associazione Kalamo, 2006. 
Savin B., “E noi… chi siamo!?”. 1939-1946, Battaglia Terme nella 2.a Guerra Mondiale, Battaglia Terme 2006. 
 
Sulle scuole del territorio, si veda: 
Istituti Tecnici, Agrario, Industriale, per Geometri “J. F. Kennedy”, Monselice, in La scuola nel territorio, 1970-1990. Venti anni di edilizia scolastica della Provincia di Padova, Padova, Provincia di Padova 1990, p.122-125. 
 
Istituto Tecnico Industriale “Euganeo”, Este, in La scuola nel territorio, 1970-1990. Venti anni di edilizia scolastica della Provincia di Padova, Padova, Provincia di Padova 1990, p.126-131. 
 
Complesso scolastico “L. B. Alberti” — Abano Terme, in La scuola nel territorio, 1970-1990. Venti anni di edilizia scolastica della Provincia di Padova, Padova, Provincia di Padova 1990, p.78-84. 
 
Selmin F., La Resistenza tra Adige e Colli Euganei, con prefazione di F. Camon, Sommacampagna (VR), Cierre, 2005. 
Selmin F., Per una storia della piazza Maggiore di Este. Appunti preliminari, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”  15 (2005), n. 30, p. 11-41. 
Selmin F., Due camminatori stranieri sui Colli Euganei, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 18 (2008), n. 35, p. 83-86, 
 
Si occupa del fenomeno del moltiplicarsi degli spazi teatrali nella Bassa Padovana nella seconda metà dell’800, epoca in cui si formano i primi gruppi filodrammatici locali (formazioni miste di giovani di estrazione borghese), e nello stesso tempo cresce la domanda di spettacoli da parte di un pubblico popolare: 
Selmin F., Teatro “garibaldino” e teatro socialista, in Socialismo, anarchismo e sindacalismo rivoluzionario nel Veneto tra Otto e Novecento. Atti del Convegno Castello di Monselice 12 ottobre 2003, a cura di G. Berti, Padova, Il Poligrafo, 2004, (Carrubio, 4), p. 235-251. 
 
Selmin F., Verso Auschwitz. Memoria e storia del campo di concentramento di Vò e della deportazione degli ebrei padovani, Sommacampagna (VR), Cierre, 2005. L’opuscolo contiene anche il racconto “Il sogno di Emma” e dà voce alle due sfortunate donne di Este arrestate il 4 dicembre del 1943 nel loro piccolo negozio di mercerie in via Roma, davanti piazza Maggiore. Internate nel campo di concentramento di Vò, istituito dalle autorità provinciali della Repubblica Sociale Italiana, vi restarono fino al 17 luglio 1944 quando i tedeschi evacuarono il campo trasferendo i 47 ebrei a Padova, poi e Trieste e infine ad Auschwitz, dove trovarono la morte. 
 
Interamente dedicato alla Villa Selvatico sul colle di Battaglia e alle vicende della famiglia il n. 116 di “Padova e ilo suo territorio”. Contiene i seguenti contributi: 
Franceschi A., I Selvatico, vicende familiari e patrimoniali, p. 4-7; 
Fantini D’Onofrio F., L’archivio della famiglia Selvatico, p. 8-10; 
Grandis C., La bonifica del “retratto di Monselice”, p. 11-14; 
Mancini V.,  La prima Villa Selvatico sul colle “della stupa” a Battaglia Terme, p.15-16; 
Rippa Bonati M., Benedetto Selvatico “Publicus Primarius Professor Patavinus”, p. 17-18; 
De Vincenti M., Le sculture seicentesche di Villa Selvatico, p.19-22; 
Pietrogrande A., Il progetto di Giuseppe Jappelli per il giardino di Villa Selvatico-Meneghini, p. 23-27; 
Nante A., Una memoria del Petrarca nel Palazzo dei Selvatico “in domo”, p. 28-30; 
Cerreti A. — Masiero M., Il giardino di Villa Selvatico ieri e oggi, p. 31-35; 
Andriolo P. — Barbato L. C., L’identità dei luoghi quando il territorio diventa città,  p. 36-39. 
Tracciando il profilo di Benedetto Selvatico (1574-1658), longevo esponente della famiglia, che ebbe il merito, oltre ad una lunga carriera presso lo Studio patavino dove fu Publicus Primarius Professor Patavinus, di essere stato un attento osservatore degli effetti terapeutici della balneo e della fangoterapia, caratteristica della zona euganea, divenendo anche un lungimirante imprenditore di una importante stazione termale allocata nei pressi della villa fatta costruire dal padre Bartolomeo sulla cima del Colle di Sant’Elena a Battaglia Terme e da lui ampliata e adattata al gusto del tempo e al prestigio della casata. 
Fu autore di un Consiliorum et responsorum medicinalium centuriae quatuor editi a Padova nel 1656, due anni prima della morte — un autentico monumento di carta — in cui espone 400 tra consulti a clienti e risposte a quesiti dei colleghi. Una successiva edizione apparve postuma a Ginevra nel 1662 confermando la fama del Selvatico e il diffuso apprezzamento per questa sua opera monumentale che rappresenta la summa di oltre mezzo secolo di professione medica. 
Nel 1922, in occasione del settimo centenario dell’Università di Padova, un suo discendente riportando con orgoglio alcuni giudizi relativi all’antenato, segnala un divertente episodio. Stabilitosi in Veneto alla metà del ‘600 John Evelyn perché “trovansi a Padova i più famosi professori d’Europa”, così racconta: “usando bere vino rinfrescato con neve e ghiaccio, come è costume qua, io fui così malato di angina e mal di gola che quasi mi costò la vita. Dopo tutti i rimedi che il Cavalier Vislingio, primo professore qua, potè applicare, essendo chiamato il vecchio Selvatico (quel famoso medico), egli mi applicò coppette e scarificazioni in quattro posti della schiena, ciò che principiò a darmi respiro e per conseguenza vita, perché io era nel più grande pericolo: ma Dio essendomi stato pietoso, dopo una quindicina di giorni ero di nuovo fuori di casa”. [B. G. Selvatico Estense, Adriano Spighelio e Benedetto Selvatico, in L’Università di Padova nel VII centenario della sua fondazione, Numero unico, Padova 1922, p. 52.] 
 
Da una iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio proviene uno strumento interessante per parlare a bambini e ragazzi del patrimonio naturale e culturale e dei valori che ispirano il lavoro di tutela ambientale: 
Serafini D., Erbe, erbacce ed erbari. Per distinguere le piante divertendosi e imparare a fare un erbario, Roma, Palombi ed, 20062 (Collana Verde Junior). 
 
Simionato U., Cognomi padovani e antiche famiglie di Padova e del suo territorio. Ricerca storico-linguistica sulle antiche famiglie di Padova e della sua provincia, s.l., s.e., 1999, con bibliografia (I, p. 17-20). 
 
Soranzo D., Cognomi dei veneti, Padova Fintegli 1996, in forma di fascicoli allegati al quotidiano  “Mattino di Padova”, realizzati con il contributo della Banca Popolare Antoniana Veneta. 
 
Autore di prosa, poesia e teatro, l’ultimo libro di Giovanni Soranzo (1995-2006) raccoglie 12 racconti incentrati su Monselice , il Castello e la Rocca, con presentazione di Riccardo Ghidotti e illustrazioni di Silvio Travaglia e Antonio Soranzo: 
Soranzo G., Racconti monselicensi, a cura di R. Ghidotti, Padova, Libreria Ed. Diego Valeri, 2005 (Collana di storia e tradizioni). 
Altri scrittori monselicensi che sviluppano temi collegati alla città sono: 
Bernardini Paolo, Gli ozi di Federico. 1239: l’Imperatore Svevo a Padova e Monselice. Padova, Zielo Edizioni, 2004; 
Fabbian Giancarlo, Diario di due pellegrini a Santiago de Compostela. Leone e Giancarlo da Monselice.  
 
Spes una in reditu. Miscellanea di studi nel centenario della ripresa della vita monastica a Praglia 1904-2004, a cura di F.G.B. Trolese, Cesena 2006, (Italia benedettina, 26), volume che rivisita le vicende del Novecento a Praglia dopo il ritorno dei monaci nell'antico monastero  nel 1904. 
 
Stark, Die Augite in den Gesteinen der Euganeen, „Neuen Jahrbuch für Mineralogie“, 55 (1926), p. 1-35. 
 
Stato di Padova e suo territorio nel 1552-1553 e relazione di Bergamo del 1787. Documenti due inediti pubblicati per le nozze Onesti-Piazzoni, Venezia, dala tip. di S. Tondelli, 1850. 
 
Statuto del consorzio Bacchiglione e Colli Euganei, Padova, stab. Penada, 1912
Statuto pel consorzio di fossa monselesana, Padova, Tip. Penada, 1872. 
Symonds J. A., Salire sul Venda, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 18 (2008), n. 35, p. 97-100.